La nostra mozione sui contributi agli studenti ha ottenuto l’unanimità: così si è espresso il Consiglio comunale il 12 febbraio scorso. Adesso il nostro impegno sarà in commissione, dove lavoreremo per un buon regolamento…un bel risultato per tutti!
Andrea Solforetti Consigliere Comunale, Gruppo Idea Comune @andreasolforetti
Tra i punti all’ordine del giorno nel consiglio comunale di lunedì 23 ottobre si è discusso della nostra mozione sulla riqualificazione del parco giochi Lucignolo. Riconoscendo quel luogo come ottimale dal punto di vista logistico, abbiamo ritenuto opportuno proporre la riqualificazione di quell’area pensando proprio a tutte quelle persone che portano i piccoli a svagarsi un po’. Nonostante gli atti vandalici e le “ragazzate” sempre da condannare, il parco giochi ha molte attrazioni danneggiate dal tempo che necessitano di attenzione. Abbiamo chiesto di rendere il luogo un po’ più accessibile, cambiando quei giochi ormai vetusti, piazzando qualche tappeto gommato e impegnandosi a curarne lo stato manutentivo.
Il risultato è stata l’approvazione all’unanimità, questo ci incoraggia a presentare altre istanze e ci conferma quanto la nostra idea comune sia ben radicata nel tessuto paesano e trovi spazio nel rappresentare le esigenze della vita di tutti i giorni.
Andrea Solforetti Consigliere Comunale, Gruppo Idea Comune @andreasolforetti
Che il sistema della raccolta dei rifiuti di Porto azzurro sia completamente da rivedere lo abbiamo fatto presente più di una volta sia in consiglio comunale che sul nostro sito web, ritenendolo un sistema complicato, costoso per i cittadini, poco pratico e non adatto alla raccolta differenziata di un paese turistico come il nostro. Purtroppo i nostri suggerimenti non sono mai stati presi in considerazione ma speriamo che almeno le statistiche sulla percentuale di raccolta differenziata e l’alto costo della TARI possano infondere qualche dubbio al nostro Sindaco e alla sua squadra.
Infatti, per quanto riguarda la raccolta differenziata, nell’anno 2022 la percentuale si è attestata al 62 annuo mentre per i primi mesi del 2023 la percentuale è addirittura inferiore al 60 (dati ufficiali prelevati dal sito di ESA s.p.a.).
Accantonando la diatriba tra i favorevoli del porta a porta e non, vogliamo però concentrarci sulle tariffe del 2023 facendo un paragone tra i vari comuni dell’Isola d’Elba e portando alcuni esempi di metrature e vari componenti di nucleo familiare. Anche da una primissima e superficiale lettura colpisce il dato di Porto Azzurro che, stando ai proclami fatti in campagna elettorale dal nostro Sindaco che in più occasioni ha scoraggiato e demonizzato la nostra proposta di raccolta porta a porta etichettandolo come un sistema molto più costoso delle “semplici” isole ecologiche adottate dalla sua amministrazione, dovrebbe avere di gran lunga la TARI più bassa di tutti i comuni dell’Isola d’Elba.
Si consideri a tal proposito che i cittadini di Porto Azzurro, contrariamente a quanto avviene negli altri comuni dell’Isola d’Elba serviti da ESA, nella TARI non hanno compresa la fornitura dei sacchetti che invece devono acquistare separatamente da appositi distributori e che, non avendo il supporto di dati ufficiali, possiamo stimare in una cifra tra i 100 e i 150 euro l’anno considerando l’acquisto di almeno un kit completo di sacchetti al mese per famiglia.
Rimettiamo quindi alla cittadinanza ogni considerazione e all’amministrazione la possibilità di confutare la nostra tabella.
Giusto poco tempo fa abbiamo avuto occasione di assistere all’inaugurazione del “Nuovo parcheggio multipiano” in Loc. Bocchetto. A riguardo, quello che più ci interessa è fornire ai nostri cittadini una prospettiva più ampia, che offra loro tutti gli strumenti necessari a valutare ed elaborare il proprio punto di vista. E’ vero che “questo parcheggio è costato zero”, ma solo grazie a un finanziamento “piovuto dal cielo” perché parte di risorse destinate a tutti i comuni delle isole minori. Quello che allora ci chiediamo è: essendo i fondi in questione NON VINCOLATI, quindi liberi di essere usati come meglio si crede, perché è stato deciso di utilizzare tutta la cifra a disposizione (1,2 mln €) per realizzare un parcheggio? In pratica 8000 € a posto auto visto che parliamo di 150 posti. È una domanda che sorge spontanea e che non intende dubitare della necessità di avere posti auto in più per i turisti, ma riflette piuttosto sulla priorità avuta rispetto alle necessità e alle esigenze di chi vive Porto Azzurro per 365 giorni l’anno. Un’opera che comunque ha consumato più di 5000 mq di suolo e ha precluso l’unica area di Porto Azzurro dove sarebbe stato veramente possibile costruire una nuova scuola, con una palestra attrezzata già a disposizione, una biblioteca e degli spazi verdi per tutti, persone e amici animali. Considerando di vivere in un paese senza asilo nido, senza una mensa per primaria e secondaria, senza un museo, quello che fa riflettere è sapere che dopo anni, di questi problemi del quotidiano, non si è provveduto neanche ad avere un’idea di come risolverli. Per concludere, come detto all’inizio, consentiamo ad ogni lettore di osservare cosa succede intorno a noi, elencando come gli altri comuni elbani hanno utilizzato queste risorse.
Capoliveri 1,6 mln: - Realizzazione della nuova Sezione Primavera per la prima infanzia - Ristrutturazione della scuola primaria “De Amicis” - Riqualificazione ed adeguamento della strada ex militare di Lacona con contestuale realizzazione di pista ciclabile
Marciana Marina 970 mila €: - riqualificazione architettonica del tratto tombato del fosso di San Giovanni, e di un’area parcheggio - riqualificazione delle facciate del polo scolastico con la sostituzione degli infissi - riqualificazione delle tribune del campo di calcio
Marciana 1,570 mln €: - Riqualificazione ambientale del territorio – via della Fontanella fraz. Poggio - Riqualificazione Ambientale Realizzazione parcheggio strada provinciale 25 in loc. Pomonte - Manutenzione ex scuola elem. Pomonte per realizzazione centro didattico ambientale con foresteria - Riqualificazione area della Guatella fraz. Marciana e realizzazione un belvedere attrezzato - Riqualificazione del sistema dei percorsi pedonali e della piazza del fronte mare di Sant’ Andrea
Portoferraio 2,460 mln €: - progetto di restauro e valorizzazione di camminamenti ed accessi delle fortificazioni - riqualificazione dell’area pedonale de Le Ghiaie - manutenzione del cimitero comunale - progettazione della nuova copertura della Biblioteca Foresiana - progetti di riqualificazione degli impianti sportivi di San Giovanni e del Carburo - riqualificazione di piazza della Repubblica - riqualificazione urbana del tratto tra Calata Mazzini e Alto Fondale - Riqualificazione del tratto viario tra viale Zambelli e Bivio Boni.
Campo nell’Elba 2,390 mln €: - lavori per la messa in sicurezza e il restauro conservativo della Torre di Marina di Campo - Interventi per il completamento della riqualificazione di Piazza Giuseppe Garibaldi a San Piero - Completamento degli arredi nel Centro Commerciale Naturale “Il Golfo di Marina di Campo - Completamento dei lavori di sistemazione di via per Portoferraio.
Rio 1,510 mln €: - Riqualificazione e valorizzazione passeggiata a mare degli Spiazzi – Municipio di Rio Marina – I, II, III Stralcio Funzionale
Già prima della campagna elettorale l’amministrazione ha introdotto un sistema di gestione dei rifiuti e di raccolta differenziata ormai noto a tutti: raccoglitori che si aprono tramite QR code, sacchetti che si comprano solo dai due distributori, “mangiabottiglie” che rilasciano uno sconto fruibile presso supermercati Coop o Conad. Questo sistema è stata una vostra scelta, legittima, che in queste righe non intendiamo contestare.
Tutto ciò premesso, mutuando il titolo di un film di Woody Allen, “Basta che funzioni”! Sono infatti giorni, da mesi, che le persone “girano” con sacchi e bidoni contenenti bottiglie di plastica perché i “mangiabottiglie” non funzionano o sono pieni. Sì, è vero che le bottiglie possono essere buttate nella plastica, che il guasto non si può prevedere e che esistono persone incivili. Ma quale di queste tre affermazioni non era conosciuta prima che decideste di installare i “mangiabottiglie” e di “pubblicizzarli” come una riduzione sulla TARI che i cittadini avrebbero ricevuto per effetto degli sconti sulla spesa fatti da Coop e Conad?
Se non vi capita spesso di utilizzare il “mangiabottiglie” perché non avete spazio per raccogliere le bottiglie o perché non interessati, vi spieghiamo cosa avviene. Per prima cosa le persone effettuano la raccolta in contenitori o sacchi che svuotano ogni volta che si recano al “mangiabottiglie”, sacchi che chiaramente non sono quelli della plastica. Dopo di che vanno al “mangiabottiglie” e lo trovano non funzionante o pieno ma chiaramente non è possibile conferire tutto nella plastica perché sarebbe necessario il QR code. Di conseguenza le persone tornano il giorno dopo, magari con un ulteriore sacco con le bottiglie. E poi il terzo e così via sino al momento in cui non sanno più dove metter le bottiglie in casa propria. A questo punto il vostro suggerimento sarebbe di riempire il sacco della plastica, sancendo quindi come “perso” il tempo passato e perdendone dell’altro per riempire altri sacchi. Se questo deve essere il procedimento occorre rispondere ad una domanda che le persone da tempo si fanno, indipendentemente da chi possano aver votato, se abbiano votato o da cosa pensino della gestione dei rifiuti in generale: ma questo sistema del “mangiabottiglie” è affidabile o no? Se purtroppo i “mangiabottiglie” si guastano di frequente, un terzo in aggiunta sarebbe utile, tanto che già durante la campagna elettorale il Sindaco ne annunciò l’introduzione, ma arriverà o dobbiamo aspettare le prossime elezioni?
I comportamenti della “gente incivile” sono senza dubbio un problema sebbene, vi diamo una notizia, la gente incivile è presente da sempre, in ogni dove e non appare solo poco dopo le elezioni dileguandosi poco prima. È evidente che l’ente pubblico, anche nel rispetto delle norme cui è lui stesso soggetto, debba prevedere e irrogare sanzioni nei confronti di chiunque con il proprio gesto inquini l’ambiente o, oltretutto, rechi un danno ad un bene pubblico limitandone o impedendone il funzionamento, ma di pari passo occorre un processo di educazione ed informazione perché, se getto il “tetra pak” nella plastica, magari non sono un incivile ma semplicemente un cittadino mal informato. Per il resto, lo ripetiamo: “Basta che funzioni”.
Passato un po’ di tempo dalle prime multe per la differenziata, è giunto il momento di fare una considerazione. La prima cosa da dire è che non sorprende affatto il modus operandi adottato dall’amministrazione, ormai un marchio di fabbrica che non fa altro che evidenziare la presunzione di aver attivato un sistema infallibile, il famoso pugno di ferro senza però guanto di velluto. Nessuno mette in discussione il fatto che chi sbaglia debba pagare, ma prima bisognerebbe attivarsi nel limitare le occasioni di errore dei nostri cittadini. Specialmente perché rischiano di incappare in sanzioni da 300 euro, che mettono in seria difficoltà l’equilibrio delle economie casalinghe quando meno se lo aspettano. Ciò che ci ritroviamo è invece un sistema che è tutt’altro che “perfetto”, una sproporzione tra l’ammontare della sanzione e il rischio di incorrere nell’errore, ed un’amministrazione che crede di governare degli incivili. Dispiace che l’amministrazione abbia una così bassa considerazione dei propri cittadini. Per coerenza, confacendosi al pugno di ferro, avrebbe dovuto avere il coraggio di sanzionarli tempo fa, magari prima della campagna elettorale, quando voleva far partire questo sistema “perfetto” nel bel mezzo della stagione estiva. Con tutta sincerità mi sento di dire che a Porto Azzurro non esistono solo persone incivili, ma anche cittadini che commettono errori semplicemente perché poco informati. Fare giornate di pulizia, progetti di educazione ambientale, incontri con associazioni di volontariato sono le politiche che il Comune di Porto Azzurro avrebbe dovuto mettere in atto già da tempo, stimolando la comunità alla corretta gestione del ciclo dei rifiuti o sulla limitazione e il riutilizzo della plastica. A dire la verità invece, sulla limitazione al consumo della plastica si sono impegnati, infatti l’acquisto dei sacchetti di plastica blu per gettarci la carta è stata una trovata invidiabile, specialmente se si considera l’operaio che successivamente dovrà riaprire il sacchetto, svuotarlo in un altro cassone e gettarlo via. Chapeau. L’educazione trascende l’istruzione e raggiunge il cittadino al punto da modificarne i gesti, ecco perché, ancor prima di pensare a sanzionare era fondamentale programmare un’educazione ambientale. Diciamoci la verità, non si può di certo pensare che sia sufficiente pubblicare un video su Facebook e consegnare un opuscolo per fare formazione, specialmente in un paese dove fino a “qualche giorno fa” veniva gettato tutto nell’indifferenziato senza alcuna restrizione. Se si pensa di raggiungere il 65% sanzionando e scaricando la colpa sull’inciviltà del cittadino, allora la strada è totalmente sbagliata. Per migliorare determinati comportamenti ci vuole tempo, quello che l’indaffarata l’amministrazione non ha a disposizione per certe mozioni consiliari ma invece trova per visionare video e foto, vantandosi di sapere chi, quando e cosa butta ogni cittadino. Una sorta di Grande Fratello dei cassonetti. Un’ultima cosa, l’infallibilità di questo sistema “perfetto” non può essere minimamente paragonata a quella dell’invio delle sanzioni: quello sì che funziona bene, dritto dritto a casa del destinatario… come fosse un porta a porta.
Andrea Solforetti Consigliere Comunale, Gruppo Idea Comune @andreasolforetti