In questa sua rinomata canzone, il maestro Battiato faceva riferimento ad un senso di smarrimento, il solito che prova il cittadino di Porto Azzurro pensando alla parte comunicativa del proprio Comune. È giusto di qualche giorno la notizia che il centro di raccolta del Comune di Porto Azzurro è stato chiuso dopo un sopralluogo dell’Arpat. Ci saremmo aspettati che l’Amministrazione chiarisse la vicenda da subito, dicendo se il Capannone è stato interdetto in via precauzionale dal Sindaco, in attesa dei risultati del sopralluogo, oppure disposto da qualche autorità. A quel punto ci saremmo anche aspettati che venissero illustrate le prospettive di quella struttura, dei tempi della bonifica, che qualcuno confermasse o smentisse la voce che vede dipendenti della società partecipata del Comune impiegati nella gestione dei rifiuti e se ci troviamo ancora in quella situazione di emergenza sanitaria tale da non permettere agli operai di godere del proprio giorno di riposo settimanale. Niente di tutto ciò, anzi. Si comunica ufficialmente solo tramite Facebook e per questo, cercando di rimanere informati il più possibile, non ci è sfuggita la condivisione di un simpatico post da parte di un nostro amministratore. Un post che favoleggia di asini ignoranti e tigri e leoni giusti e saggi, sempre dalla parte della ragione e della verità.
Ma una verità, anzi due, anche piccole, anche da parte di asini ignoranti, vogliamo dirle.
La prima, ormai sotto gli occhi di tutti, è che il tanto decantato sistema di raccolta dei rifiuti, fa acqua, anzi, spazzatura da tutte le parti. Ogni giorno possiamo ammirare i sacchetti dei rifiuti abbandonati in mezzo alla strada o ai piedi (sino all’arrivo dei gabbiani) delle isole ecologiche o a riempire i cestini per le cartacce rendendoli inservibili. Ogni giorno possiamo ascoltare gli improperi di turisti e residenti al momento dell’acquisto dei sacchetti o del conferimento dei rifiuti. Infine, la chiusura del Centro in piena stagione estiva, una vera e propria ciliegina sulla torta. Il cittadino non ne viene messo a conoscenza se non con un foglio scritto a mano apposto all’ingresso e, come se non bastasse, informato del servizio provvisorio di raccolta mobile con un fantastico “passate parola”. Insomma, come di consueto, “tutto va bene Madama la marchesa”.
La seconda verità è che l’ignoranza (nostra) si combatte con la conoscenza (vostra), ma, chiediamo: chi meglio dei giusti e saggi, tigri e leoni, può sconfiggerla? Da parte nostra garantiamo che noi asini non abbiamo né odio né risentimento e promettiamo che la nostra ignoranza non urlerà, chiederà educatamente che la vostra intelligenza non taccia, ci informi, ci renda edotti, ci illumini.
Idea Comune Porto Azzurro