Porto Azzurro poco SMART

Qual­che gior­no fa ho avu­to modo di leg­ge­re sul­la stam­pa loca­le una noti­zia che mi ha sor­pre­so. Sto par­lan­do del­l’u­sci­ta del Comu­ne di Por­to Azzur­ro dal­lo SMART, il Siste­ma Musea­le del­l’AR­ci­pe­la­go Tosca­no che pun­ta alla valo­riz­za­zio­ne del patri­mo­nio arti­sti­co e natu­ra­le del nostro ter­ri­to­rio. Quel­lo che mi chie­do quin­di è: per­ché usci­re da que­sto per­cor­so, iso­lan­do­si dal resto del­l’El­ba anche su que­sto tema? La rispo­sta non può cer­to esse­re che Por­to Azzur­ro è sprov­vi­sto di musei per­ché, anche se evi­den­te­men­te non è mai sta­ta una prio­ri­tà nel qua­le inve­sti­re, sia i turi­sti che i cit­ta­di­ni di Por­to Azzur­ro ufrui­sco­no del­lo SMART e di quel­lo che offre, dai labo­ra­to­ri didat­ti­ci alle gior­na­te dedi­ca­te, dal­le con­fe­ren­ze agli iti­ne­ra­ri e alle visi­te gui­da­te. E non può nean­che esse­re una que­stio­ne eco­no­mi­ca, per­ché a quan­to risul­ta il con­tri­bu­to annua­le che Por­to Azzur­ro avreb­be dovu­to cor­ri­spon­de­re ammon­ta­va a soli tre­mi­la euro. Pos­si­bi­le che que­sta scel­ta fac­cia capo alla ormai con­so­li­da­ta tra­di­zio­ne lon­go­ne­se di non riu­sci­re a vede­re oltre il pro­prio cor­ti­le di casa? Di tut­ta la fac­cen­da, l’u­ni­ca noti­zia che ho potu­to apprez­za­re è sta­to il cam­bio di comu­ne capo­fi­la e soprat­tut­to l’elezione di Mat­tia Guer­ri­ni a Pre­si­den­te, per­so­na che sti­mo e che saprà sicu­ra­men­te dare il giu­sto impul­so al fine di pro­muo­ve­re e far risco­pri­re non solo il ver­san­te orien­ta­le, ma l’in­te­ro ter­ri­to­rio con otti­ma visi­bi­li­tà per tutti.

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Imma­gi­ne crea­ta con AI

Andrea Sol­fo­ret­ti
Con­si­glie­re Comu­na­le, Grup­po Idea Comu­ne
@andreasolforetti

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